quando cavalcavo tutto pazzo nel mio romanzo
avevo campi d'oro
e paesi contadini,
quando conobbi la Russia
con quell'anima troppo grande,
quando vivevo in una radio
come una luce fulminata,
quando la baciavo tutta
e mi meravigliavo assai
che fossi proprio io.
il mondo correva con me
e l'avevo in una mano
come una pagliuzza di grano.
volai così tanto che andai a finire
in un sogno che non esisteva.
ero innamorato e ancora un ragazzo,
e lo potevo fare.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
Nessun commento:
Posta un commento