venerdì 4 ottobre 2013

VECCHIA PORTA TICINESE



arco di marengo di porta ticinese,
dove all'unisono si danno appuntamento
l'albero della libertà,
il liceo della gioia
e quella filosofia di cui mai venimmo a capo.
pasticcini, dolciumi, caffè,
molto freddo,
e questo non molto zuccherato
per tipi come noi
che i furbi li abbiamo sempre scansati
e lo stipendio ce lo passa Cristo
all'insaputa di tutti i diavoli.
pasta scotta in trattoria
e un bicchiere alla buona
ma sempre per brindare
alla cara salute di tutti quanti,
mai nessuno escluso.
la foto alla tavola
e i tavoli delle scuole elementari là vicino
a farci ridere ancora
delle vecchie beffe sempre giocate nei bar
con quattro nichelini ciascuno.
il conto sempre salato
anche se si mangia sempre da cani,
ma tanto il vaglia è in partenza
e la nostra donna ci tradisce sempre
quando vuole lei.
e poi un trinchetto per ridere
e una poesia per piangere.
vecchia porta ticinese della gran milan
che ci portiamo sempre nel cuore,
tu certo ne hai viste più di noi
e mai che ti abbiamo sentito lamentarti
come noi pivelli
che più andiamo avanti
e meno di tutto quanto riusciamo poi a capire.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO

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