venerdì 4 ottobre 2013

LINA



le telefono sempre una volta la settimana,
qualche volta anche di più,
dipende dalla scheda del mio telefono,
se è piena, se è vuota, se non si sa com'è.
lei non telefona mai,
nemmeno se mi cade la linea.
"come va? come non va?
i bambini. i ciucci grossi.
la pioggia. il sole. la neve.
chi è morto, chi è vivo."
il paese è comunque sempre lì,
non lo sposterà nemmeno il demonio
quando un giorno rifarà il mondo.
"vuoi parlare con papà?"
"sì, certo".
mio padre ha 94 anni, 
portati con una certa buona salute.
fino a qualche anno fa andava ancora 
con la bicicletta in campagna
a innaffiare i fagiolini,
a raccogliere i pomodori, 
a guardare se veniva su bene la vendemmia.
ora s'è quasi stancato,
certi giorni non vuole quasi del tutto mangiare.
"come va, papà?"
"si tira avanti la vita", risponde invariabilmente lui
e si fa sempre un mezzo sorrisino.
"beh, di questi tempi
la tiriamo un pò tutti la vita avanti,
e con una certa fatica pure".
"quando vieni?"
"appena posso".
"io son qui, ti aspetto. 
certo non posso venire io a trovarti."
io gli dico ancora qualche cosa di milano,
lui del paese non sa più niente
"non esco più", dice laconicamente
a mò di giustificazione
della sua assenza di notizie.
poi mi chiede dei bambini.
mi saluta augurandomi la buona notte.
"pensa a te", mi dice pure qualche volta.
poi mi ripassa lei, Lina,
la mia sorella maggiore.
lei mi saluta e si raccomanda
di salutarle e baciarle i bambini.
poi mette giù.
la scheda del telefono quasi sempre si scola,
per le maledette e oscure tariffe
della compagnia delle banane.
son 3 o 4 anni che vanno avanti queste telefonate.
telefono tutte le domeniche, di sera.
se non telefono
è solo perchè ci ho quella maledetta scheda
a zero.
io ho due sorelle e un fratello,
ma telefono solo a lei, a Lina,
non so perchè,
forse è perchè, come dice lei,
sono un tipo molto strano,
o forse perchè lei è stata l'unica
che non si è mai fatta venire il dubbio
che io fossi suo fratello.
e poi naturalmente perchè con lei c'è mio padre,
ma anche se mio padre fosse da solo,
telefonerei a lui
e anche a lei in ogni caso.
comunque devo pure confessare
che le vere motivazioni di tutti gli uomini
sono sempre in ogni caso molto strane,
non solo le mie.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO

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