lunedì 9 settembre 2013

FELICITA' DA BAR

si è felici nelle vigne.
in città si è soli, come in un soltanto al contrario.
le mie avventure notturne son sogni
che poi vanno a sedersi in un bar
a bere campari.
anche te sei una vagabonda di notte
e così non ci incontriamo mai.
intanto ascolto discorsi di sconosciuti
per fare dialoghi assurdi 
nei miei romanzi di fantasmi.
parlo anch'io, ma raramente.
e credo che anche tu fai lo stesso.
qualcuno mi sorride
ma non abbastanza
per aver tempo di chiedergli come si chiama.
con l'amore credo che sia lo stesso.
io sogno
oppure è il mondo che sogna me?
siamo tutti un pezzo di sogno,
parti interscambiabili di un mosaico infinito.
macchine in piena velocità,
visi e voci che vanno e vengono
con i loro numeri di telefono incorporati.
anch'io sono un numero di telefono
per chissà quanti.
ma di notte sogno l'amore
e mi rimetto un pò in sesto.
sono quasi uno scienziato del sogno
e ne accumulo una quantità smisurata.
le vigne comunque sono al mio paese
e qualcuno tra un pò le andrà a vendemmiare,
spero che mi inviti pure,
le penso spesso e ne scrivo ogni tanto.
domani comunque sarò ancora per strada,
al mio posto di combattimento,
con il mio telefono acceso
anche se tu non mi chiamerai mai.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO

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