lunedì 9 settembre 2013

SU UNA SPIAGGIA DESERTA

non c'è nessuno da queste parti sul mare.
poveri e ricchi, son spariti tutti.
anche le loro incredibili e numerosissime valigie
sono andate via alla chetichella.
sono andate via le case
e pure le finestre,
le guardie e pure i ladri
son filati via.
i comandanti
come pure i semplici marinai.
quelli blu e quelli bianchi,
son partiti tutti.
è rimasta la sabbia da una parte
e il mare dall'altra.
e io in mezzo,
che non so che ci sto a fare.
son qui che mi ricordo della mia adolescenza
e degli squallidi ruderi della mia famiglia.
e quel romanzo sulle stelle
che mai ho avuto tempo di finire.
era un contrabbandiere quello
che vagava tra le colline dell'Orsa
e quelle di Cassiopea.
mia madre invece faceva la sarta
e mio padre il camionista,
io mi alzavo la notte
a controllare la rotta della mia regina.
vagando anch'io come in un sogno di un folle.
ora son qui sulla spiaggia, da solo,
con il vento che mi fa perdere
tutti i timbri di quel che ho fatto,
e di quelli che mi devono ancora pagare.
ma il motore del camion di mio padre
tira ancora,
là sulle colline della Lucania
e da quel romanzo verrà fuori qualcosa,
spero.
forse un miracolo
o un altro giorno senza senso come sempre.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO

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