giovedì 27 giugno 2013

LA MOLLICA DELL'EGUALE

una intera gioventù salì al nord una volta
per tentare la sorte 
e la fortuna di una chitarra calda.
per astruso riferimento
un punto lontano splendente
di un'isola che non esisteva da nessuna parte.
l'intento era la mollica dell'uguale
e il poco della parola andata in fiamme.
si raccoglievano sogni
e non si chiedeva il permesso a nessuno.
eravamo in cima tutti quanti
e nessuno rimaneva mai indietro.
nè il pesce nè l'uccello,
nè la lepre nè la tartaruga.
quel che aveva Pietro
si dava pure a Paolo.
i treni di notte erano gli acquari utopici
delle nostre lunatiche vite.
i lontani lampi all'orizzonte
le promesse che ci facevamo a noi stessi,
e a quel che mi risulta
molti ancora mantengono
suonando blues da maestri
seduti per strada dietro il Duomo a Milano.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO

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