lunedì 18 marzo 2013

UTOPIA TRA LE NEVE

quante giornate passate 
a camminare nella neve
per le campagne della vicina Utopia,
su e giù a passare confini
sorvegliate da alberi spogli 
cattivi come sbirri,
feroci come mozziconi.
tutti persi in una chimera
che dappertutto portava
all'infuori che alla realtà.
con zaini pieni di poesie,
romanzi pieni folli di sogni
per andare incontro
a una festa che non arrivò mai.
anni buttati in abissi
di macchine scassate,
pensieri spinosi
che ci catturarono come stupidi merli.
comizi, prediche, profezie
che moltiplicarono le nostre Gerusalemme celesti
come uova di pasqua 
piene di amare sorprese,
ma il mar rosso 
non l'abbiamo mai attraversato,
Mosè non ci conosceva nemmeno.
siamo rimasti ghiacciati
sulla neve
ad aspettare invano la nuova primavera.
fili d'erba balordi 
lasciati a crescere abbandonati
lungo sentieri 
da dove ormai non passa più nessuno.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO

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